Il Ventaglio, in “pillole” – 2° puntata

Maurizio Foschi

In occasione del nostro prossimo allenamento con Ventaglio che si terrà la prossima domenica5 maggio 2013, dalle ore 9:00 alle ore 12:00 a Treviso, Villa Margherita. Eccovi un’altra “pillola” dalla Tesi del nostro Maestro:

Hong Hac Nghinh Phong “la gru rossa coglie il vento”
Storia del Ventaglio in occidente
Il ventaglio è uno strumento antichissimo ed il suo uso si perde nella notte dei tempi quando l’uomo, per muovere l’aria o scacciare gli insetti, agitò inconsciamente la mano verso di sè.
In Egitto il rinvenimento di numerosi reperti documenta l’impiego quotidiano del ventaglio fin dal 3200 a.C.. La sua forma era rigida, non pieghevole; i modelli a lungo manico erano portati da dignitari importanti e venivano agitati per rinfrescare il sovrano, per tener lontano gli insetti o per proteggerlo dai cocenti raggi solari come parasole. Ve ne erano di tutti i tipi, alcuni fatti con le foglie del loto oppure con quelle di palma, ma di sicuro i più appariscenti erano quelli con le piume di struzzo. Gli stessi avevano soprattutto un significato divino poiché rappresentavano l’uccello sacro “ Ba”.
Nell’iconografia funebre simboleggiavano il soffio generatore di vita per il defunto e l’aria per poter respirare nella Duat (aldilà).
Il flabello era conosciuto anche con il termine nefet che significa “Colui che soffia” e gli Egizi credevano che le piene del Nilo fossero causate dallo spostamento dell’aria che spingeva ovunque le acque per fertilizzare la terra.

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